Gli amanti della cultura troveranno pane per i loro denti lungo tutto il bacino lacustre: grazie alla storia millenaria delle popolazioni che per prime scelsero di farne la loro casa, sono decine i siti di interesse da visitare.

La storia antica

Non si può che iniziare con il Museo del Castello Scaligero di Torri del Benaco, che ospita molte testimonianze preistoriche provenienti dalla zona di San Zeno, Costermano e Malcesine (nell’entroterra, si possono vedere le pitture rupestri anche sul Monte Luppia). L’esplorazione della preistoria, e in particolare dell’Età del Bronzo, è anche al centro del Parco Archeologico Naturalistico della Rocca di Manerba. Anche Desenzano ospita un bellissimo museo archeologico, dedicato alla memoria dello studioso Giovanni Rambotti.

Naturalmente non si possono trascurare le Terme di Catullo a Sirmione: uno spettacolare sito romano che fece parte della maestosa vila del celebre poeta, fra i più famosi dell’epoca romana.

Il medioevo

A Sirmione una tappa obbligata è il monumentale Castello Scaligero. Forse non tutti sanno che con lo stesso nome c’è una seconda struttura a Torri del Benaco: consigliatissima la visita. Anche la Rocca di Lonato, in provincia di Brescia, rimane un’alternativa meno affollata e altrettanto suggestiva. Chi rimane colpito da queste architetture ama spingersi fino a Riva sul Garda, dove il centro storico di epoca medievale non manca di incantare e stupire i visitatori.

La modernità

Il Vittoriale degli Italiani è probabilmente la struttura più riconoscibile in questo senso dell’intero bacino lacustre, legata a doppio filo alla figura di Gabriele D’Annunzio. Per alcuni un ecomostro, rimane una costruzione poderosa, sfruttata anche come cornice per importanti manifestazioni culturali e come scenografia per film e serie TV.

All’estremo nord del lago, nell’entroterra, la bella cittadina di Rovereto ospita il MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea, che rimane uno dei punti di riferimento europei per chi ama le arti recenti.

I musei anche per gli amanti del cibo!

Un museo un po’ diverso metterà invece d’accordo foodies e intellettuali: è il Museo del Vino di Bardolino, un unicum del suo genere perché fa parte di un autentico vigneto, appartenente alla famiglia Zeni, che ha messo a disposizione una struttura per spiegare l’arte della vinificazione – dalla coltivazione alla trasformazione.

Da qualche anno, a poca distanza da Bardolino, e precisamente a Cisano, esiste anche un Museo dell’Olio, iniziativa tanto più particolare perché non tutti sanno che in virtù del suo clima mite la zona del lago offre un ambiente ideale per gli olivi.